Armare, alleato della pesca professionale e dell’acquacoltura

La rivista “Il Pesce” dedica ad Armare Ropes un approfondito articolo sui prodotti destinati alla pesca professionale ed all’acquacoltura. Ne riprendiamo alcuni passaggi. 


Armare Ropes: non solo cime per uso nautico
Oltre all’ambito nautico, nel corso degli anni Armare Ropes ha differenziato la propria produzione riuscendo a soddisfare le richieste di altri settori come l’industria, la pesca professionale, oltre ad ambiti ancor più particolari quali l’aerospaziale, il militare e il medicale.

Armare si è anche contraddistinta nel corso del tempo per la capacità di personalizzare con finiture e lavorazioni artigianali la vasta gamma disponibile: questa offerta unica le consente di soddisfare ogni possibile esigenza nei più diversi ambiti applicativi; a questa peculiarità va sommato il vantaggio di avere l’intera produzione in loco, oltre che i costanti investimenti nel campo della ricerca e alla velocità di risposta, aspetti che consentono all’azienda di rispondere molto velocemente alle richieste, lasciando intercorrere pochissimi giorni tra il progetto e la consegna.

Lo sviluppo storico dell’azienda
Da svariate generazioni la famiglia Finco, originaria del Veneto, trasforma e lavora le fibre tessili. Una volta si eseguivano a mano tutte le lavorazioni, dalla coltivazione della canapa fino alla produzione di cordami destinati al mercato regionale e del Triveneto, prevalentemente per uso agricolo, marino e per la pesca.

Il nonno di Stefano Finco, attuale titolare dell’Armare Srl, si trasferì nei primi del Novecento a San Giorgio di Nogaro e continuò la già lunga tradizione familiare coinvolgendo il figlio Giuseppe, padre di Stefano, e le altre sei figlie. Sono stati loro gli artefici e testimoni della grande trasformazione avvenuta dopo gli anni Cinquanta, cioè il passaggio dalla faticosa produzione manuale di cordami in fibre naturali a quella con l’ausilio di macchinari e l’utilizzo di fibre sintetiche.

Fino agli anni ‘50, infatti, tutte le corde erano realizzate con fibre naturali quali canapa, lino e iuta; oggi sono state soppiantate da quelle sintetiche, nylon, poliestere, polietilene e polipropilene, con caratteristiche tecniche decisamente superiori rispetto alle fibre vegetali.

Armare Ropes si è oggi specializzata in particolare nella produzione di cordami e cavi speciali prodotti con fibre tecniche ad alte prestazioni, quali il PBO®-Zylon, il Vectran®, il Kevlar, il Dyneema® e il Technora®.

«I clienti che si rivolgono ad Armare cercano risposte innovative a vecchi problemi, oggi risolvibili grazie all’avanzamento di nuove tecnologie costruttive dei cordami e delle fibre ad alto modulo. Le funi tessili realizzate con queste fibre hanno diametri ridotti, sono leggere e possiedono resistenze meccaniche, fisiche e chimiche comparabili con gli acciai più apprezzati» ci dicono dall’azienda. «I cavi tessili che produciamo sostituiscono quelli in acciaio, ad esempio sulle sartie che sostengono gli alberi delle barche a vela; inoltre, possono essere utilizzati anche sui satelliti perché leggeri, resistenti e, non essendo metallici, non creano campi magnetici. Nel campo del sollevamento, in particolare negli USA, da molti anni si utilizzano cavi tessili per la movimentazione degli ascensori, garantendo durata e sicurezza di gran lunga maggiore rispetto ai cavi metallici; l’estrema leggerezza di questi cavi ne facilita l’impiego e l’installazione anche su edifici di altezze incredibili».


Prodotti per la pesca professionale
La pesca professionale è stata uno dei settori più importanti per l’economia di Armare sin dalle sue origini. I prodotti vengono utilizzati per esempio per l’acquacoltura, cuciti sulle reti per gabbie di allevamento e sulle reti di protezione anti-predatori; si producono inoltre trecce e doppie trecce per la costruzione di vivai per mitili, ma anche per le reti a strascico. Gli articoli sono realizzati con materiali di prima qualità come in Poliestere alta tenacità, il Polysteel e Polipropilene.

Le corde in Poliestere garantiscono grande resistenza ad abrasione e luce, buona flessibilità e una lunga durabilità all’esposizione al sole e alla salsedine;

Le corde in Polysteel assicurano il miglior rapporto peso/resistenza, essendo composte da un materiale che garantisce un peso molto leggero e, allo stesso tempo, una resistenza molto elevata ai carichi di trazione. Non assorbono l’acqua e contrastano bene gli UV;

Le corde in Polipropilene sono galleggianti, hanno grande resistenza ai raggi solari, all’attacco di agenti chimici esterni, all’abrasione e agli sforzi di trazione.


I cordami in Dyneema®
Una vera rivoluzione nel campo dell’itticoltura la sta apportando l’uso di cordami in Dyneema®, fibra che di base non teme il duro lavoro in mare aperto, se esposta al sole, al sale e a tutto ciò che può rendere difficile la vita in questo ambiente. Questi cordami hanno resistenze incredibili, raggiungendo carichi di rottura 4/5 volte più alti di una fune in Poliestere, hanno un basso allungamento, peso ridotto e non assorbono l’acqua. Armare Ropes è stata una delle prime aziende a fornire svariate aziende di itticoltura con questi materiali molto tecnici. I vantaggi in termini di maggior durata e minor dispendio di energie per il loro utilizzo ed installazione sono incredibilmente alti.

Armare e la sensibilità ambientale
Armare Ropes è da sempre attenta al rispetto del territorio e alla tutela dell’ambiente, tra le pochissime aziende europee produttrici di cordami che possono vantare numeri incredibilmente alti in fatto di riciclo: il 95% dei materiali risultanti dalla produzione vengono infatti riciclati attraverso processi costosi per l’azienda, ma doverosi e necessari, indicatori di un forte senso di responsabilità e solidi valori. Il rispetto verso l’ambiente è frutto di una coscienza ecologica maturata nel tempo e tramandata dalla storia familiare. Alle origini i cordami venivano prodotti in maniera assolutamente naturale, dalla semina alla raccolta e per tutte le fasi successive fino all’ottenimento della fibra di canapa, tutto era svolto a mano e nulla veniva scartato, ma anzi valorizzato e riutilizzato. Armare inoltre da sempre sostiene diversi progetti contro l’inquinamento del mare e la sensibilizzazione a mantenere un mare più pulito.

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Credits: fivestudio.it